venerdì 20 novembre 2009

ALZATE IL VOLUME, REGGAE PEOPLE!

La notizia è ormai di qualche giorno fa: in un mondo dove gli USA (e dico gli USA) aprono all'uso terapeutico della cannabis, ecco che la nostra Repubblica delle Banane non perde occasione di dimostrare tutta la sua sconcertante e allarmante pochezza, come se non ci fosse altro di ben più di importante a cui pensare oltre che smantellare la scuola, privatizzare l’acqua, manganellare studenti e pestare a morte i ragazzi nelle caserme, svilire ogni giorno di più la costituzione e le istituzioni in tutti i modi impensabili e illeciti per salvare il culo di una sola persona, il “padrone”.

La questione è molto ben spiegata qui e ovviamente non può che trovarmi d’accordo in tutto. A qualcuno o a molti (non amanti del Reggae) può anche fregare poco o non fregare del tutto, ma qui la questione è un’altra e ben più inquietante.

A monte tutto il discorso sulla legalizzazione delle droghe leggere, questa è un’altra faccenda anche se sta alla base di tutto, ma qui i risvolti potrebbero essere molteplici e allarmanti.

Qui si colpisce in modo diretto una religione (o credenza religiosa e culturale, chiamatela come volete) e il genere musicale (di cui io ovviamente sono un estremo appassionato) che ne diffonde i dettami e se ne fa fiera ambasciatrice, la sua industria e tutto il suo seguito e una decisione del genere creerebbe un pericolosissimo precedente. Passasse questa delirante presa di posizione, chiunque in questo paese potrebbe essere colpito, in qualsiasi momento, con un pretesto irrisorio grazie ad una assurda legge confezionata in quattro e quattr’otto (come è ormai prassi). E badate mi sembra ovvio come ciò potrebbe esulare il mondo musicale o culturale, ma colpire qualsiasi ambito. Mi sembra perfino assurdo il dover commentare una cosa del genere, perfino che un governo possa anche solo arrivare a pensare una cosa del genere, ma purtroppo il nostro è un paese dove ormai ogni giorno la realtà supera di gran lunga la fantasia e l’immaginazione, e sempre in modo negativo.

Il Reggae è la musica di Bob Marley, messaggera di un intero paese, la Giamaica; ha “seguaci” in tutto il mondo. La religione rastafariana, a cui il Reggae è indissolubilmente legata, contempla l’uso della marijuana (che secondo la leggenda fu trovata sulla tomba di re Salomone) e la pratica della meditazione che questa in qualche modo “coadiuva”.

E’ vero, per molti è solo occasione di “sballo” e nulla più, per altri di rilassamento da questo mondo e questa società (Babylon) sempre frenetica e corrotta, ognuno ne fa l’uso che desidera, sempre nel rispetto della persona e dell’altro .. ma è pur sempre “naturale” come lo può essere il tabacco o qualsiasi altra erba, spezia ecc … del resto, come cantavano i Pitura Freska (qualcuno li ricorderà), “De ganja s’è mai morto nisun” … ma qui già entriamo nella questione legalizzazione.

Il Rispetto…ecco…questo è uno dei valori cardini del Reggae, l’amore, la pace, l’unità (riportati qui nel banner in alto di questo blog e da me “immortalati” proprio all’entrata del Rototom Sunsplash del 2007).

Senza considerare poi in particolare proprio il Rototom Sunsplash, una manifestazione tra le più importanti (se non la più importante) nel suo genere a livello Europeo, della location a dir poco spettacolare del Parco del Rivellino a Osoppo (e chi c’è stato sa cosa voglio dire), del clima totalmente pacifico e di fratellanza che ivi si respira.

E’ vero, anche il Reggae ha le sue piccole magagne, sovente si verificano casi di omofobia o inneggiamento alla violenza da parte di qualche cantante (ma qui si entra più nel genere Dancehall), ma subito il mondo del Reggae ha fatto sempre scudo respingendo e mettendo alla berlina immediatamente questi casi estremi.

Il Reggae nasce, come il Blues, per raccontare gli emarginati e la povera gente che vive ai margini degli slums di Kinsgton Town e dell’Africa, da cui attinge le radici a piene mani, e ha poi assunto una valenza planetaria ... è una musica di ribellione sì, ma che usa l’amore e il rispetto come armi principali.

Si criminalizza il Reggae riducendolo a mero pretesto per far uso di marijuana (e anche qui se ne potrebbe dire), ma non si dice che un altro messaggio deciso che lancia questa musica è la sua decisa opposizione all’uso della cocaina, per dirne una (recapitata e consumata in abbondanza proprio trai i banchi del nostro bel parlamento). Colpendo il Reggae si colpiscono anche questi valori, che forse (anzi sciramente) sono quello che veramente temono e vogliono contrastare questi governanti da strapazzo, promuovendone tutti i giorni esattamente l’opposto (odio, intolleranza, arroganza e prepotenza, egoismo).

Cosa potrà succedere in futuro? Un vigilante mi fermerà forse in auto perché sto ascoltando Reggae o qualche altra canzone? Perché ho un adesivo raffigurante una foglia di marijuana? Perché porto una bandierina della Giamaica? O verrò perseguito perché ho piastrellato i mio bagno di giallo-verde-nero? O ancora perché porto i capelli lunghi o una cresta.

Tutto questo è a dir poco assurdo, stupido e, ripeto, inquietante.

Da oggi il Reggae pomperà ancora a più alto volume nella mia auto (fosse possibile :) ), nella mia casa e ovunque io mi trovi, sempre con me … Babylon non vincerà.

Lunga vita al Rototom Sunslpash, al Reggae e al suo profeta Robert Nesta Marley, un grande artista e un grande uomo che, tra l’altro, … nel 1978 promosse in Giamaica il tentativo di arrestare l'ostilità tra i due partiti in guerra organizzando un concerto politico dal nome One Love Peace Concert richiedendo che i due leader rivali, Michael Marley ed Edward Seaga si incontrassero sul palco e si dessero la mano.

Alzate il volume, Reggae People! One Love!


 

"They don't want to see us unite:

All they want us to do is keep on fussing and fighting. They don't want to see us live together: All they want us to do is keep on killing one another..."

Robert Nesta Marley

Altri link :

http://www.rototomsunsplash.com/index.php?id=293,2682,0,0,1,0

http://www.rototomsunsplash.com/

http://www.facebook.com/group.php?gid=166695011023&v=info

http://www.radioradicale.it/scheda/290270

http://www.gennarocarotenuto.it/

http://www.sherwood.it/Non-Processate-Bob-Marley