mercoledì 10 dicembre 2008

BACK FROM SOFIA: una Chalga vi seppellirà

Sono appena tornato dal weekend lungo che ho trascorso a Sofia (Bulgaria) tra amici locali e non in compagnia di Gillo. La fredda (?) cronaca: Cominciamo proprio dal meteo: credevo di andare a spalare un po' di neve e di girare con le borse dell'acqua calda sotto il giubotto (i locali stessi dicevano che solitamente stanno a -15°C e sono sotto diversi cm di neve in questo periodo) e invece un insolito inverno ci ha accolti con temperature simili alle nostre e nessuna precipitazione, solo una spruzzatina di pioggia e nevischio la domenica. 
 
La città: ho rinfrescato un po' la memoria dopo quel fine agosto del 2002 quando vi arrivammo (sempre io e Gillo) esausti alla fine di un tour massacrante in Ungheria, Romania e appunto Bulgaria. La parte interessante si concentra nel centro, lungo la via centrale (ora pedonale) Vitosha, la cattedrale di Alexandr Nevski e la Statua di Santa Sofia (ora col busto ripulito e dorato), e poi tante altre chiese e cattedrali sparse qua e là. Fuori dal centro l'edilizia è rimasta ai vecchi e grigi casermoni di sovietica memoria, almeno all'esterno e infrastrutture ancora non proprio all'avanguardia. 
 
La Nightlife: sabato lo abbiamo trascorso cenando in un ristorante di cucina locale col nostro gruppo di amici e poi in un piano bar/disco nei pressi di Studentski Grad, la zona universitaria anche famosa per la concentrazione di alcuni locali notturni frequentati appunto da studenti. Qui vi passiamo la domenica notte fino a tardi, prima al Jin Beam (però vuoto a parte le notevoli cameriere) e poi al Plazza (molto meglio, tempio della Chalga con esebizione di un idolo locale molto tamarro). Lunedì era la festa degli studenti, quella che credevamo essere la nostra fortuna si è però trasformata in sfortuna. Locali cittadini e in Studentski Grad pieni, con feste private e inaccessibili o tutti "riservati" in ogni ordine di posto, tavoli, sgabelli, metri quadri al bancone, temevamo che anche i cessi lo fossero! Fatto un tentativo nell'ordine al Planet, al Mohito e all'Orient 33 abbiamo preferito tornare a casa in taxi sotto il nevischio e farci due ore di sonno prima di ripartire col volo delle 6! 
 
Da segnalare: la simpatica tv bulgara ci ha fatto fare la conoscenza con la c.d "Chalga", una sorte di reggaeton arabeggiante locale che va molto per la maggiore ultimamente soprattutto tra i teenagers. Prerogativa: maggioranza di cantanti di sesso femminile, supersiliconate, monocordi sia nelle moìne che nei filmati. I maschietti come sopra, molto tamarri e sempre circondati da gnocche stratosferiche. Ma l'attenzione mia e di Gillo è stata subito rapita da una esponente in particolare di questo genere musicale, RAINA, che abbiamo subito eletto a regina assoluta. Ci hanno colpiti subito la sua bravura, la spontaneità, la grazia e l'innarivabile talento, come potete voi stessi appurare qui sotto :) Davvero una spanna sopra tutte le altre. E così ci tuffavamo ogni giorno nel traffico di Sofia canticchiando all'unisono la nostra "Nejna Policia", il successo del momento! LUNGA VITA A RAINA ... LA REGINA DELLA CHALGA! :))